Cesare Bussolo si forma alla Scuola Enologica di Alba, una delle pochissime scuole medie superiori in Italia con specializzazione in viticoltura ed enologia. A Cesare non manca la passione, e nemmeno quel tocco di follia e spregiudicatezza che spinge l’enotecnico a sognarsi vignaiolo. È così che Cesare rimane folgorato sulla via del Barolo dal grande Roberto Voerzio, a La Morra, dove il concetto di cru portato all’estremo e l’eleganza domina sulla potenza. Lavorano fianco a fianco e Cesare assorbe quanto può dal maestro, proprio come Roberto aveva fatto anni prima in Borgogna: massima cura in vigna e rispetto assoluto dell’ambiente, rese estremamente basse, poco interventismo in cantina, primato del vino sul suo contenitore, barrique o botte grande che sia.
Il vino di Cesare Bussolo si svela poco alla volta, forte di un equilibrio e di una finezza unici, e lascia il segno. Il nostro primo assaggio è durato due giorni: lo abbiamo degustato la sera e abbiamo smesso di pensarci il giorno seguente.